I consigli di lettura
di Chiara
Esattamente un anno fa, incontrai un cantante
che tanto stimo. Scoprì per caso che venisse nella città dove vivo e, sempre
per caso, che avesse scritto un libro.
Il cantante\autore di cui sto parlando è
Niccolò Agliardi, famoso soprattutto per le canzoni scritte per la serie tv
Braccialetti Rossi.
Non potevo immaginare, però, che il libro
scritto potesse piacermi così tanto.
Complice in ciò è la sua laurea in lettere? O forse il suo continuo scrivere canzoni che sembrano poesie? Sta di fatto che ho letto queste pagine in due giorni.
Complice in ciò è la sua laurea in lettere? O forse il suo continuo scrivere canzoni che sembrano poesie? Sta di fatto che ho letto queste pagine in due giorni.
Il titolo è “Ti devo un ritorno”.
Pietro – il protagonista – ha subito un grave
lutto in famiglia e, proprio per questo, decide di lasciare tutto e di andare
in un paesino delle isole Azzorre dove incontra Vasco, un ragazzo di diciannove
anni, con cui istaura un rapporto simile a quello di un padre con il figlio. Ma
ecco che avviene qualcosa di inaspettato: un naufragio porta sull’isola carichi
e carichi di cocaina che metterà Pietro davanti a importanti scelte, per lui,
per Vasco e per gli abitanti dell’isola.
La vicenda narrata in questo libro è ispirata
ad un fatto realmente accaduto, alle isole Azzorre, nel 2001, quando un carico
di droga si riversò sulla costa nordoccidentale dell’isola.
Ovviamente i personaggi sono tutti di fantasia,
ma racconta la vera vita che tutti gli abitanti delle isole vivono tutt’ora.
Leggendo il libro, inoltre, troviamo tante
curiosità: per chi conosce gli attori di Braccialetti Rossi non potrà non
collegare il personaggio di Vasco con l’attore Brando Pacitto, interprete del
personaggio Vale. Vasco, infatti, è un surfista, dai capelli ricci e un po’
bassino di statura.
Ho amato molto questo libro, che mi ha regalato
tante emozioni e soprattutto mi ha fatto scoprire vicende di cui non si parla
mai.
Penso che sia un esordio, per il nostro
Agliardi, molto riuscito.
Invitandovi a leggerlo e sperando in un vostro
riscontro positivo, vi dedico una frase di questo libro che mi ha colpito
tanto:
«Solo partendo s’impara a perdere autobus, aerei e persone, restando
vivi lo stesso».
Ma
i veri viaggiatori partono per partire;
cuori
leggeri, s’allontanano come palloni,
al
loro destino mai cercano di sfuggire,
e,
senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!
I
loro desideri hanno la forma delle nuvole,
e,
come un coscritto sogna il cannone,
sognano
voluttà vaste, ignote, mutevoli
di
cui lo spirito umano non conosce il nome!
-Charles
Baudelaire